20 agosto 2006

Sul gioco del perduto amore

Io riesco a non pensarti.
In un momento raro dove il tempo è complice.
Accade, semplicemente.
Impigliato nelle trame della solida rete che hai gettato in me.
Resti immobile.
Dimenticato.
Dimenticabile.
Scrivi. Canti. Rincorri l’amore.
Ed io riesco a non pensarti.
All’improvviso.
Nell’arrangiamento discordante delle mie intenzioni
ti fai spazio: “come stai? Ti sei fotografata?”
Cambiano. La lunghezza del tuo sguardo e l’odore del mare,
il colore del cielo e l’intonazione delle mie parole.
Ma le tue domande mai.
Immutate. Tenaci.
Così, attraversandole torno a pensarti.
Una sosta all’incanto dei tuoi occhi e una sul gioco del perduto amore.
Con tutte le mie forze infrango l’infruttuoso indugio
e metto in scena una nuova, limpida certezza.
Semplicemente, accade.
Resti immobile.
Dimenticato.
Dimenticabile.
Ed io riesco a non pensarti.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo scrive...

Quando il sole ride di te
forte è il dolore
di cio che non vedi,
ceca di sguardi e di illusioni
sola ritorni con i tuoi sogni
a cancellar dal cuore
l’indelebile amore.
dpilot

23 settembre, 2006 17:47  

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